AGGIORNAMENTO USO DEFIBRILLATORE (DAE/PAD)
22 Gennaio 2025 @ 20:30 - 23:30 CET
€30Ogni anno, in Italia, circa 60.000 cittadini muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco, a insorgenza spesso talmente improvvisa da non essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore.
L’Arresto Cardiocircolatorio (ACC) è una situazione nella quale il cuore cessa le proprie funzioni, di solito in modo improvviso, causando la morte del soggetto che ne è colpito.
La conseguenza immediata dell’ACC è l’assenza di circolazione. La mancanza di ossigeno a cuore e cervello porta rapidamente a morte il paziente se non tempestivamente trattato. La carenza di ossigeno al cervello produce infatti lesioni che possono diventare irreversibili già dopo 4-6 minuti di assenza di circolo. Le possibilità di prevenire questo danno dipendono dalla rapidità e dall’efficacia delle procedure di soccorso riassumibili nella corretta applicazione della Catena della Sopravvivenza.
La sopravvivenza per questo evento è inferiore al 10%. La letteratura scientifica internazionale ha però dimostrato che un soccorso tempestivo e corretto in caso di arresto cardiaco improvviso, contribuisce a salvare fino al 30% delle persone colpite. E’ definita Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) l’insieme delle manovre atte a mantenere le funzioni vitali supportando artificialmente la circolazione e, se possibile, la ventilazione.
E’ essenziale che le prime manovre di soccorso, in primo luogo le Compressioni Toraciche Esterne (CTE), siano eseguite il prima possibile anche da parte di personale non sanitario (laico) perché rappresentano uno degli elementi principali che favoriscono la sopravvivenza di una persona colpita da ACC.
A questo primo e fondamentale trattamento può aggiungersi l’utilizzo di un Defibrillatore semi-Automatico Esterno (DAE), che consente anche a personale non sanitario di erogare una scarica elettrica stabilita automaticamente dal DAE. La defibrillazione consente, infatti, di interrompere l’aritmia più pericolosa, la Fibrillazione Ventricolare (FV), e le Compressioni Toraciche Esterne (CTE) aiutano a mantenere vitali gli organi “nobili” (cuore e cervello) della vittima.
La scarsa conoscenza delle manovre di primo soccorso da parte della popolazione riduce sia le probabilità di sopravvivenza delle vittime colpite da arresto cardiaco, sia le possibilità di limitare eventuali esiti invalidanti. Per queste ragioni è necessario che le tecniche di base di rianimazione cardio-polmonare diventino un bagaglio di conoscenza comune e diffusa, e che sia tempestivamente disponibile un DAE al fine di non spezzare la sequenza di interventi delineati nella “Catena della Sopravvivenza”.
Bastano poche ore di formazione per apprendere le manovre di base di rianimazione cardiopolmonare.
Obiettivo di questo Corso è fornire queste nozioni al comune cittadino (chiamato, per convenzione, “laico”), integrate anche con il trattamento dell’arresto cardiaco in età pediatrica e dell’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, di solito parte di eventi formativi separati
PROCEDURE DI VALUTAZIONE
La valutazione non prevede test teorico ma solo pratica
METODO DI INSEGNAMENTO
Lezione teorica frontale ed addestramento pratico in isole. Rapporto istruttore ed allievi è di uno a cinque, massimo uno a sei.
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